“Into the wild woman”, giunto alla sua sesta edizione, quest’anno ha lo sfondo della Primavera esplosa in una miriade di fiori nel Sinis. Tra la fine di Aprile e l’inizio di Maggio la Psicologa Silvia Della Morte lo attraversa in lungo e in largo con le sue “women”. Donne coraggiose pronte mettersi in gioco, a dominare le proprie paure e lasciarsi trasportare nelle meraviglie di questa terra. Vela, camminate, ballo sardo, 
fotografia, gusto del mangiar bene. Una terra “wild” e allo stesso tempo dolce e accogliente. Tante attività declinate in altrettante metafore unite da un filo comune: la scoperta del “sé”.
“Siamo delle donne speciali, che hanno scelto il programma “Into the wild woman”, per sco
prire cosa c’è oltre”. Così risponde Claudia, estasiata dai colori e profumi che sull’Isola sono ancora più intensi, ad una turista che ci guarda incuriosita mentre sbarchiamo dal gommone al ritorno da Maldiventre.
L’Isola serve a Silvia per sviluppare la metafora dell'”allontanarsi e ritrovarsi”. La barca a vela quella del “fidarsi si se stesse e sperimentarsi in nuove possibilità dell’essere”. Ballare e giocare, indossare il costume sardo, trasformarsi. Scoprire che tante risorse sono già dentro l’io primitivo: semplice e creativo. Il resto lo fa il Sinis con il suo grande potenziale energetico.
Primo Maggio. Il sole lascia il passo alla pioggia e il secondo gruppo, sferzato da vento e acqua, sperimenta ancora di più cosa sia essere “wild woman”. I colori si fanno tenui e densi di grigi. Ma ci sono sempre i fiori, la concentrazione, la voglia di capire il perché di tante cose. Proprio qui, in un mondo profondamente diverso da quello di casa propria. San Giovanni di Sinis, Seo, Su Riu e Sa Ide offrono scorci insoliti sotto le nubi del temporale e tutto diventa ancora più potente.
Per noi, Daniela Meloni, Giangi Chiesura, Elena Berti, Laurance Vetù, Serenella Porcedda, Serena Nonnis, Paola Barbarossa, il team di Silvia, sono giorni impegnativi e senza sosta. Una staffetta dai ritmi serrati per far passare Silvia e le “wild woman” attraverso tutto quello che farà di queste due settimane un vero e proprio percorso nei sensi.
Casa Antonia
Come nelle edizioni passate Silvia ha scelto Cabras e “Limolo” come sede del progetto. L’anno scorso Into the wild si svolgeva in contemporanea con le riprese di “Figlia Mia”, il film di Laura Bispuri girato nel Sinis e in parte dentro la nuova dependance, “Casa Antonia” nel film. Diventa quest’anno il nostro quartier generale. Ancora intatta rimanda le emozioni del set attrezzato dalla scenografa Ilaria Sadùn, e il fascino delle attrici che l’hanno interpretato, Valeria Golino, Alba Rohrwaker, Sara Casu. Proiettiamo e commentiamo il trailer. Una storia molto forte di donne e rinascita. La colonna sonora diventa un ritornello ricorrente in questi giorni. Forse non è un caso che tutto questo si sia incrociato proprio qui.
Arriva il primo feedback, quello di Simona. E prima ancora di aver letto l’ultima riga capiamo che il Sinis e la passione che ci abbiamo messo, hanno colpito ancora nel segno.
“I nostri piedi sono atterrati su una terra meravigliosa, saliti su una barca, ci hanno condotto lungo sentieri baciati dal sole,
colorati e profumati di fiori. Hanno sentito il caldo della sabbia, l’acume della roccia, l’erba pungente, l’acqua fredda del mare. Hanno danzato, saltellato, hanno fatto stretching. Sono saliti e scesi da una jeep, da un sup, da un gommone, da un’aereo. Eppure, spesso si ironizza su chi pensa senza rigore o serietà usando l’espressione: “Ragionare con i piedi!”
Opera d’arte della quale sono grata, per avermi condotta ovunque, in questo meraviglioso ed indimenticabile viaggio nel mio io più profondo”.
Arrivederci Silvia. A fine Giugno per “Experience Yourself“.
Un ringraziamento particolare agli Sponsor che hanno supportato quest’edizione: Homeosyn, Tanca Barbarossa, Riso Azienda Falchi.
testo: Daniela Meloni